Il colostro è il “primo latte” prodotto dalla madre e gioca un ruolo importante nell’immunità del cucciolo di cane
I cuccioli alla nascita hanno un sistema immunitario ancora immaturo. Immagina, cioè, che il tuo cucciolo abbia fin da subito a disposizione un vero e proprio “arsenale immunitario” ma che imparerà a usarlo nel corso del tempo, costruendo piano piano la sua memoria immunitaria, anche a seconda delle influenze e degli stimoli ricevuti dall’ambiente esterno.
Iniziamo intanto a dire che cos’è, il colostro: non è il latte materno, ma un “primo latte” prodotto dalla madre, solitamente nei primi due-tre giorni dopo il parto canino. Tutti i mammiferi producono colostro, in realtà, inclusi noi esseri umani. Per quanto riguarda la specie canina, il colostro fornisce non solo nutrienti (come proteine, lipidi, sali minerali), ma anche anticorpi. Quali? Le immunoglobuline (IgG, IgM, IgA), che sono gli anticorpi della cosiddetta immunità “passiva”.
Sommario
Perché il colostro è così importante
Perché è necessario che il cucciolo assuma le immunoglobuline dopo la nascita? Perché la placenta canina è praticamente impermeabile a molecole di grandi dimensioni, come le immunoglobuline, appunto, che quindi non riescono ad attraversarla. Per questo motivo, diventa fondamentale l’assunzione delle immunoglobuline da parte del cucciolo dopo la nascita, attraverso il colostro. E le immunoglobuline assunte con il colostro nelle prime ore dopo la nascita sono cruciali nel ridurre il triste fenomeno della morte neonatale, o quella che può subentrare nelle settimane immediatamente successive (perinatale).
È importante, poi, anche il fattore tempo: il trasferimento più efficace delle immunoglobuline colostrali è quello che avviene nelle prime 24 ore dalla nascita.
Quante immunoglobuline ci sono, nel colostro canino?
In realtà, la concentrazione delle immunoglobuline (soprattutto delle IgG) contenute nel colostro varia notevolmente; alcune cucciolate possono essere a rischio di fallimento del trasferimento immunitario passivo, attraverso il colostro della cagna.
Che c’entrano prebiotici e probiotici?
Alonge e Colleghi, in uno studio del 2020 hanno voluto indagare se l’integrazione in gravidanza di fibre prebiotiche (MOS e FOS) e batteri probiotici (Enterococcus faecium e Lactobacillus acidophilus) riuscisse ad aumentasse la qualità del colostro canino.
Venti cagne, di razza Alano, divise in 4 gruppi. Un gruppo era quello “di controllo”, sarebbe a dire quello a cui non veniva somministrata una dieta commerciale standard, senza l’integrazione. In tutti e tre gli altri gruppi, invece, le cagne hanno ricevuto una dieta integrata con pre- e probiotici, ma in differenti settimane nel corso della gravidanza. È stato dunque analizzato il colostro delle cagne dei singoli gruppi, misurando la concentrazione delle immunoglobuline presenti. Con quali risultati?
L’integrazione a base di prebiotici e probiotici ha portato a migliorare le proprietà immunitarie del colostro, portando a livelli più alti di immunoglobuline (IgG, IgM e IgA). Un’evidenza scientifica interessante, ma serviranno altri studi; un possibile nuovo tassello dell’utilità dell’integrazione di prebiotici e probiotici nel mantenimento del benessere canino.
Prebiotici e probiotici sono contenuti anche in Florentero Act di Candioli Pharma, mangime dietetico per cani e gatti destinato a particolari fini nutrizionali, da somministrarsi dietro consiglio del medico veterinario. Una raccomandazione che vale sempre, quella di bandire il fai-da-te, ma ancor più in periodi delicati per l’organismo della cagna, come nella gravidanza.